I recettori posturali sono: l’orecchio interno, l’occhio, l’apparato stomatognatico, il piede, le articolazioni, i muscoli, la pelle.
Quando le informazioni ricevute dai recettori sono asimmetriche o patologiche, causano, a livello del computer centrale, una reazione di adattamento che provoca un nuovo aggiustamento posturale patologico che l’organismo percepisce come corretto.
Il sistema in pratica si autoadatta nel suo squilibrio ma non può correggersi da solo.
Il sistema tonico posturale può adattarsi una volta o due, in seguito non ci riesce più e sopraggiungono i dolori. In particolare le sollecitazioni fanno comparire i dolori. I soggetti retratti si adattano con più difficoltà rispetto ai soggetti lassi (quindi i dolori compaiono prima nei retratti).
Il piede è il punto d’incontro tra gli squilibri ed il suolo, ripartisce in modo relativamente uguale e simmetrico le pressioni sulle due gambe. Funge da tampone terminale, torcendosi e deformandosi spesso in modo asimmetrico e disarmonico.
Il recettore podalico interviene sempre qualunque sia l’origine dello squilibrio posturale.
Questi adattamenti, inizialmente reversibili, si fissano successivamente, rendendo indispensabile la correzione podalica.